22 Febbraio 2015
Ricordate le vittime delle “case sciollate”
Nel guardare i visi scolpiti dalla fatica di chi nel 1943 aveva pochi anni, sembra quasi che il tempo si sia fermato. Il bombardamento alleato che ha distrutto una parte significativa del centro storico e che ha consegnato al ricordo ventisei persone, è ancora una ferita aperta, difficile da rimarginare, se non attraverso il rispetto e la memoria.
Proseguendo una felice tradizione la Fidapa di Amantea, presieduta da Anna Magnone, con la collaborazione dell’esecutivo guidato dal sindaco Monica Sabatino e della Consulta per le pari opportunità diretta da Giusi Osso, ha reso omaggio ai bambini, ai ragazzi, agli uomini e alle donne di quel 20 febbraio 1943. La paura della guerra è ancora viva: i sopravissuti raccontano di boati assordanti, di fiamme e macerie, di angoscia e disperazione. In quell’occasione la violenza del conflitto ha mostrato i propri effetti, fornendo un esempio tangibile alle nuove generazioni degli eventi devastanti della violenza e della sopraffazione. Per comprendere al meglio questo concetto basta ascoltare le testimonianze dense di pathos e terrore di chi c’era.
Davanti alle “case sciollate” si sono ritrovati tutti: i referenti della Fidapa e di altre associazioni cittadine, i rappresentanti delle forze dell’ordine, i membri dell’esecutivo, ma soprattutto i giovani che quella tragedia, per fortuna loro, l’hanno soltanto ascoltata, nella speranza di non doverla mai vivere. Presente anche una delegazione del comune di Cittanova che ha vissuto lo stesso destino di Amantea subendo le disgrazie del fuoco amico.
Parole significative sono state pronunciate da padre Francesco Celestino che ha sottolineato come sia importante per l’uomo la ricerca della pace, mentre il sindaco nel suo intervento ha sottolineato ai ragazzi “l’importanza della commemorazione e soprattutto del ricordo, che deve rimanere vivo affinché quanto accaduto non venga mai più a riproporsi”. La Consulta per le pari opportunità ha affidato ad un docufilm le emozioni e le reazioni di quei momenti. Il filmato in questione, realizzato dall’operatore Mario Lucio Pati, è già online sul canale “youtube” del comune di Amantea e nelle prossime ore sarà pubblicato sull’home page del sito istituzionale dell’ente. A margine della cerimonia il delegato del sindaco Giusi Osso e la presidente della Fidapa hanno svelato la targa commemorativa con i nomi dei caduti che sostituisce quella danneggiata da alcuni vandali nel 2012.
Furono ventisei le persone che perirono sotto i colpi alleati: Domenico Michienzi (mesi 4), Anna Maria Aloe (mesi 6), Francesca Ruggiero (mesi 11), Rocco Mollano (1 anno), Maria Francesca Gabriele (2 anni), Antonio Aloe (2 anni), Francesco Pellegrino (3 anni), Raffaella Aloe (4 anni), Rocco Cima (6 anni), Egle Del Giudice (6 anni), Rosa Ruggiero (8 anni), Francesco Amico (11 anni), Giuseppe Mazzotta (12 anni), Fernanda Del Giudice (15 anni), Giuseppe Furelli (15 anni), Ida Pucci (21 anni), Giuseppe Bazzarelli (25 anni), Nicolina Pulice (27 anni), Ebe Del Giudice (28 anni), Rosina Veltri (28 anni), Maria Aloisio (31 anni), Damiano Bonavita (34 anni), Ferdinando Spirito (41 anni), Maria Politano (44 anni), Maria Saveria Perrone (49 anni), Tommaso Del Giudice (81 anni).
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