1 Gennaio 2010
Tradizioni
Il Carnevale
Una grande manifestazione popolare con il coinvolgimento di grandi e piccini: questa la sintesi del Carnevale di Amantea che, al punto al quale è arrivato in pochissimo tempo, può fregiarsi del titolo di uno dei più belli del Meridione d’Italia. La particolarità di questo Carnevale risiede, oltre che nella pregevole fattura del carri, nelle suggestive coreografie che accompagnano il lento avanzare del corteo per le vie del centro. Nella preparazione del balletti e delle coreografie sono impegnate, per diversi mesi, le diverse scuole di ballo del circondario di Amantea. Un’altra partecipazione attiva al Carnevale è rappresentata dai gruppi musicali che sono portatori di un chiaro riferimento alla tradizione culturale della Città di Amantea che può vantare una delle Bande Musicali più vecchie d’Italia . Il Carnevale di Amantea, oltre al divertimento delle sfilate dei carri e delle maschere, è anche tradizione culinaria. Nelle case e nei ristoranti si prepara, infatti, la “frittata di Carnevale”, una succulenta frittata di spaghetti condita con salsiccia, ciccioli e formaggio che vuole rappresentare il passaggio a tavola dal Martedì grasso alla Quaresima e all’astinenza.
La Settimana Santa
Non abbiamo notizie certe sull’origine del solenne e commovente rito processionale che si svolge ad Amantea il Venerdì Santo. Può essere stato istituito dai Frati riinori Osservanti del cenobio di S. Bernardino da Siena, nel sec. XV, sull’esempio di ciò che facevano i loro confratelli in altre zone d’Italia; oppure, ed è l’ipotesi più probabile, dai primi Gesuiti venuti nella nostra città nel 1619 per edificarvi il celebre Collegio con l’annessa chiesa di S. Elia Profeta. I Gesuiti erano abili organizzatori di scenografìche cerimonie religiose, oltre che di drammatici riti penitenziali. La processione veicola un potente messaggio con diversi significati, riattualizzando i vari episodi legati alla Passione di Cristo, con l’ausilio di statue processionali che sfilano per le vie della città accompagnate da una moltitudine di fedeli che intonano canti religiosi tradizionali di origine medievale. Al suo allestimento provvede la Confraternita della Beata Vergine dei Rosario istituita verso la fine del 1500 e composta dai marinai di Amantea. Un primo, interessante fenomeno di sincretismo lo si può osservare nella collocazione davanti agli altari delle varie chiese, durante la settimana santa, di vasi di gracili e pallidi steli prodotti dal- la germinazione di semi di cereali fatta avvenire al buio, nell’interno delle case.
Tale rituale simboleggia l’interruzione del ciclo vegetale e la sospensione del tempo profano durante la passione e la morte di Cristo e fino alla sua resurrezione. Tornando al rito processionale, bisogna dire che, nel suo itinerare, delimita uno spazio che viene immunizzato dalla contaminazione della morte in virtù della carica simbolica contenuta nelle rappresentazioni sacre e nel messaggio cristiano di trionfo sul nulla e di speranza di rinascita. I canti religiosi tradizionali che variano dai semplici ritornelli emotivi stereotipi a quelli di intenso contenuto drammatico, sia per la continua iterazione che per le struggenti e malinconiche note delle diverse melopee possono essere accostati ai lamenti funebri in uso nei rituali privati della morte fino a qualche decennio fa.
La Festa Patronale
Amantea festeggia il suo santo patrono, Sant’Antonio da Padova, il 12 ed il 13 giugno per ricordare la speciale protezione concessa dal Santo alla città.
Durante il periodo della festa una meravigliosa atmosfera avvolge tutta la città, che per l’occasione, si illumina a festa e fra le stradine del centro si tiene una piccola fiera dove le bancarelle offrono ogni tipo di mercanzia. La festa, non solo per gli abitanti di Amantea, è l’opportunità di dimostrare la loro infinita devozione a Sant’Antonio che, portato in processione dai fedeli, percorre tutto il centro storico della città. Ogni anno, durante la festa, accorrono moltissimi fedeli che prendono parte alle varie celebrazioni. Durante la festa si svolgono diverse manifestazioni, ma il momento culminante è lo spettacolo pirotecnico che conclude i festeggiamenti.
Fra le altre funzioni religiose la più sentita è quella del Venerdì Santo, chiamata delle “Varette” ossia dei Misteri della Passione di Cristo alla quale partecipano varie congreghe.
Oltre a questi festeggiamenti di carattere religioso, numerose sono le manifestazioni civili che ogni anno, allietano le vie del centro cittadino. L’amministrazione Comunale in collaborazione con gli enti locali, ogni estate, organizza varie iniziative tra le quali: concerti, rassegne cinematografiche, rappresentazioni teatrali e manifestazioni culturali di vario genere.
Nel mese di agosto si organizza la manifestazione “Partita a scacchi con figure viventi” che si svolge su una grande scacchiera. Sempre nello stesso mese, si svolge il “Premio letterario città di Amantea” che è diventato un appuntamento culturale di grande interesse.
La Gastronomia
La cucina di Amantea si basa essenzialmente su piatti semplici e genuini. Si tratta di ricette secolari che si tramandano di generazione in generazione. Essendo Amantea un paese di mare non mancano i piatti a base di pesce preparati in svariati modi. Piatto particolarmente delizioso è quello della “pasta ccu alici e sardi” o l’insuperabile “rosamarina” fatta a “pitticelle”.
Fra gli antipasti primeggiano quelli a base di salame ottenuti dalle deliziose carni di maiale allevati nelle aziende locali. Impareggiabile il famoso piatto locale a base di pasta con patate al forno, preparato secondo un’antica ricetta campagnola.
Non vanno dimenticate le conserve sott’olio, i pomodori secchi, i peperoni, le zucchine e altro preparate con i prodotti locali e il delizioso olio extra-vergine di oliva, ottenuto dalle olive coltivate nelle campagne amanteane.
Da ricordare, inoltre, i gustosi dolci locali come i gelati artigianali ed i “bucconotti”.
Fiere e Sagre
Durante l’anno la città di Amantea ospita molte fiere tra esse ricordiamo quella che si svolge il 18 ed il 19 marzo in onore di San Giuseppe; il 2 ed il 3 maggio; il 12 ed il 13 giugno in onore di Sant’Antonio; il 15 ed il 16 agosto e dal 27 ottobre all’1 novembre, quest’ultima dalla storia centenaria, diede nuovo impulso ai commerci e all’economia.
Il mercato, che si svolge ogni domenica, nella località del mare, è un importante opportunità commerciale per i paesi vicino al territorio per l’immensa quantità di prodotti che vengono venduti.
I vari quartieri della città organizzano, ogni anno nei mesi estivi la sagra delle “monacelle”; della pasta e mollica; e delle alici per mantenere viva la memoria di antiche tradizioni e far riscoprire sapori ed odori d’altri tempi. Durante le sagre si possono gustare i vari tipi di piatti che vengono
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