Comunicati Stampa

20 Febbraio 2015

Uno studio idraulico per mettere in sicurezza gli argini del fiume Torbido

Massima attenzione sul fronte della mitigazione del rischio idrogeologico. Accogliendo le istanze dei coltivatori e dei titolari delle aziende agricole che da Campora San Giovanni si estendono fino a Nocera Terinese, l’assessore all’urbanistica Gianluca Cannata ed il presidente del consiglio comunale Linda Morelli si sono fatti portavoce, presso la Regione Calabria, di una richiesta d’intervento a protezione degli argini del fiume Torbido lungo il confine geografico tra le province di Cosenza e quella di Catanzaro.

Nei giorni scorsi i due esponenti politici si sono recati presso la sede dell’assessorato regionale ai lavori pubblici per partecipare ad un tavolo tecnico convocato ad hoc per risolvere l’annosa questione. Come si ricorderà, infatti, l’ultima ondata di maltempo che si è abbattuta sul Basso Tirreno cosentino ha provocato l’esondazione del corso d’acqua, con gravi danni per i contadini che operano in loco.

Il vertice ha registrato la partecipazione non soltanto dei tecnici della Regione, ma anche dei referenti dell’Anas, delle Ferrovie dello Stato e delle Province di Catanzaro e Cosenza. Per il comune di Amantea era presente anche il dirigente dell’ufficio tecnico manutentivo Domenico Pileggi.

«La messa in sicurezza del Torbido – hanno evidenziato Morelli e Cannata – necessita di tempi brevi. Il torrente, infatti, rappresenta oramai una vera e propria minaccia non solo per le colture adiacenti al greto fluviale, ma anche per le infrastrutture stradali e ferroviarie, già messe a dura prova dalle pessime condizioni meteorologiche che si sono registrate in questi ultimi mesi. Non bisogna dimenticare che a causa del maltempo una porzione rilevante di argine situato nei pressi del ponte ferroviario è stato letteralmente inghiottito dall’acqua, mettendo a serio rischio anche i piloni che sorreggono i viadotti».

Sulla base di questo scenario i tecnici dell’ente regionale hanno convenuto sulla necessità di lavorare in pieno accordo con gli esperti della Provincia di Catanzaro allo scopo di redigere, in tempi ragionevolmente brevi, uno studio idraulico finalizzato a identificare e quantificare i costi degli interventi necessari alla risoluzione del problema.

«La collaborazione istituzionale posta in essere dagli attori che hanno preso parte alla riunione – hanno concluso i due esponenti dell’esecutivo guidato dal sindaco Monica Sabatino – consentirà in poco tempo di porre la parola fine all’emergenza. Siamo dunque estremamente soddisfatti per l’intesa raggiunta e ringraziamo gli uffici regionali per l’impegno e la solerzia ed il consigliere provinciale Franco Iacucci per l’interesse e la vicinanza mostrata».

«Senza remora alcuna – spiega il sindaco Monica Sabatino – ci siamo fatti carico delle istanze del territorio, accogliendo le preoccupazioni dei contadini di Campora San Giovanni che vivono questo disagio. Lo abbiamo fatto nella consapevolezza di essere un interlocutore affidabile e credibile nei diversi livelli in cui si articola la pubblica amministrazione e nella convinzione che al cittadino debbano essere fornite risposte e non creati ulteriori problemi. Anche in questo caso siamo riusciti nel nostro intento».

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