1 Gennaio 2010
Chiese
Chiesa di S. Bernardino
Edificio religioso di grande bellezza architettonica rianimato dall’assidua frequenza dei fedeli e reso luogo di intensa spiritualità dopo il recente insediamento dei Frati Minori Conventuali. Il complesso monastico costituito dalla chiesa e dal convento dotato di chiostro e corsie è uno degli esempi più rilevanti dell’architettura tardo-gotica in Calabria. Fu edificato nel 1436 su un sito collinare fuori le antiche mura per accogliere i frati Minori Osservanti. Sulla facciata a cuspide della chiesa si notano gli incavi dove erano collocati i bacini di ceramica disposti a forma di croce: preziosi lustri ispanici medievali di origine islamica decorati da motivi ornamentali, scene, figure ed intrecci di trame coloratissime che evocano la calda luce d’oriente. Le rare ceramiche che, nella loro disposizione cruciforme, rappresentano l’unico esempio del genere in Italia Meridionale, sono attualmente in restauro. Un’accorta committenza ha procurato alla chiesa una statuaria di notevole interesse artistico. I più insigni dei gruppi marmorei sono: Madonna con bambino, di Antonello Gagini; scolpita nel 1505 ad Amantea prima della partenza dell’artista per Roma. Angelo Annunziante e Vergine Annunziata, attribuiti a Francesco da Milano (1491). A destra del portale d’ingresso all’edifìcio sacro si trova l’Oratorio della Confraternita dell’ Immacolata Concezione a cui si accede per un ricco portale tardo-rinascimentale datato 1592, con elementi decorativi di evidente ispirazione classica. Al suo interno, sulla pala d’altare, è collocato il presepio marmoreo attribuito a Rinaldo Bonanno (sec. XVII).
Chiesa Matrice (S. Biagio)
In cima a una scalinata balaustrata si eleva solare e materna la facciata secentesca della chiesa di S. Biagio, Duo- mo della citta tirrenica, dal bel portale con gli stipiti di pietra lavorati a ricche volute laterali.
L’edificio religioso fu eretto nel 1677, per cura di Giovan Battista Di Lauro. L’interno è a tre navate con l’aula maggiore separata dalle altre due da archi a tutto sesto che insistono su robusti pilastri. Sull’altare maggiore è collocata una cornice in legno dorato del 1600 dal ricchissimo intaglio. Appartengono alla chiesa tre notevoli dipinti storici, da tempo in restauro, raffiguranti: L’Annunciazione – opera di scuola romana della prima metà del Settecento.
Madonna con Santa Teresa e San Bernardino dipinto settecentesco di anonimo autore meridionale. Presentazione di Gesù al tempio opera di ignoto maestro provinciale del sec. XIX.
Chiesa del Carmine
La chiesa era affiancata, ai tempi della sua fondazione, da un modesto convento di Frati Carmelitani, soppresso nel 1652.
La sua data di fondazione può farsi risalire intorno al 1644. Più volte restaurata, presenta un elegante portale ad edicola cuspidata con elegante bifora recante una esile colonnina al centro.
Ruderi Chiesa S.Francesco d’Assisi
I Frati Minori Conventuali venuti ad Amantea nel secolo XIII elessero a loro dimora un convento ed una chiesa edificati su un sito sottostante del castello, tra il 1221 ed il 1264
Chiesa di S.Maria La Pinta
La Chiesa convento dei Cappuccini fu fondata nel 1607, sotto il titolo di Santa Maria di Porto Salvo su un terreno del nobile Rutilio Cavallo. Annessa alla chiesa sorse il piccolo convento dei Cappuccini che serviva ad accogliere i numerosi padri di passaggio che facevano sosta ad Amantea. Lo stile architettonico del complesso è semplice e dimesso secondo i canoni dei Cappuccini. Il convento ha in parte conservato la sua struttura originaria. La chiesa è affiancata da uno slanciato campanile a cuspide inframezzato da due monofore.
Chiesa di S. Elia (Collegio)
La chiesa di S.Elia, annessa all’ex Collegio dei Gesuiti, sorge nel cuore dell’antico quartiere di Catocastro. Fu eretta nel 1619 e la sua facciata presenta un portale con timpano ad arco spezzato sormontato da un finestrone con sinuose cornici. L’interno, a navata unica, con cupola sulla crociera è tipico delle costruzioni sacre dei Gesuiti. Al centro dell’aula è posto un pulpito ligneo secentesco con baldacchino, intagliato e decorato.
Chiesa di S. Giuseppe
E’ una piccola chiesa rurale che si trova sulle pendici del colle di Camoli. Edificata nel 1728, per cura di Fortuna Carratelli, è frequentata dai fedeli della zona.
Chiesa di San Francesco Campora San Giovanni
E’ stato lo stesso don Apollinaris, guida spirituale della comunità camporese a dare l’annuncio, venerdì sera, nel corso di un incontro con i fedeli. “Ho importanti notizie da comunicarvi – ha affermato – in merito alla costruzione del nuovo complesso parrocchiale che conterrà anche la nostra nuovachiesa. Le procedure d’appalto si sono concluse”. Una notizia attesa che era circolata già da qualche ora in paese e che ora trova piena ufficialità. Campora, dunque, realizza un sogno che porta avanti da almeno vent’anni. La popolosa frazione amanteana, infatti, ha conosciuto negli ultimi decenni un incremento demografico molto forte, attirando nel proprio centro urbano famiglie provenienti dall’entroterra ma anche da altre parti d’Italia come dall’estero. In modo inversamente proporzionale, evidentemente, la vecchia chiesa, costruita negli anni cinquanta dalle stesse mani dei fedeli, ha finito per diventare inadeguata nelle dimensioni per accogliere tutti i credenti. Il nuovo complesso invece, progettato dallo studio Pro. Gen. Di Campora San Giovanni, non solo consegna ai camporesi una chiesa di grande capienza, ma annovera una serie di spazi che consentiranno alla comunità di assimilare la propria esistenza con quella della vita parrocchiale. Un’opportunità, è stato sottolineato, che ha anche grandi risvolti pedagogici ed educativi per le giovani generazioni, a corto di luoghi di aggregazioni e di espressione.
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