20 Gennaio 2010
Obiettivi e Strategie
Il Piano Strutturale Associato (PSA) è lo strumento urbanistico creato per accrescere l’integrazione fra Enti Locali limitrofi con problematiche territoriali affini, con il conseguente impegno integrato delle risorse finanziarie.
I territori oggetto del PSA possono interessare due o più Comuni, anche di Province diverse.
I Comuni interessati si associano secondo le modalità stabilito dal Testo Unico delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali.
Per la redazione del PSA è obbligatoria l’istituzione dell’Ufficio Unico di Piano.
Il PSA definisce dunque le strategie per il governo dei territori comunali interessati, in coerenza con gli obiettivi e gli indirizzi urbanistici della Regione e con gli strumenti di pianificazione provinciale espressi dal Quadro Territoriale Regionale (QTR), dal Piano Territoriale Provinciale (PTCP) e dal Piano di Assetto Idrogeologico (PAI).
Il PSA: a) classifica i territori comunali interessati in urbanizzati, urbanizzabili, agricoli e forestali, individuando le risorse naturali ed antropiche del territorio e le relative criticità, nonché applicando gli standards urbanistici di cui all’art. 53 della LUR;
b) determina le condizioni di sostenibilità degli interventi;
c) definisce i limiti dello sviluppo del territorio comunale in funzione delle sue caratteristiche geomorfologiche, idrogeologiche, pedologiche, idraulico-forestali ed ambientali;
d) disciplina l’uso del territorio in relazione alla valutazione delle condizioni di rischio idrogeologico e di pericolosità sismica locale come definiti dal piano di assetto idrogeologico o da altri equivalenti strumenti;
e) individua le aree per le quali sono necessari studi ed indagini di carattere specifico ai fini della riduzione del rischio ambientale;
f) individua in linea generale le aree di interesse pubblico e generale di maggiore rilevanza;
g) delimita gli ambiti urbani e perurbani soggetti al mantenimento degli insediamenti o alla loro trasformazione;
h) individua le aree destinate all’insediamento di impianti produttivi;
i) definisce per ogni Ambito, i limiti massimi della utilizzazione edilizia e della popolazione insediabile in conformità alla disciplina generale del Regolamento Edilizio Urbanistico;
i) delimita e disciplina gli ambiti di tutela e conservazione delle porzioni storiche del territorio;
k) delimita e disciplina ambiti a valenza paesaggistica ed ambientale ad integrazione del Piano di Ambito, raccorda ed approfondisce i contenuti paesistici definiti dalla Provincia;
l) qualifica il territorio agricolo e forestale in allodiale, civico e collettivo, secondo le specifiche potenzialità di sviluppo;
m) individua gli ambiti di tutela del verde urbano e periurbano;
n) individua le aree necessarie per il Piano di Protezione Civile;
o) individua e classifica i nuclei di edificazione abusiva, ai fini del loro recupero urbano;
p) indica la rete ed i siti per il piano di distribuzione dei carburanti in conformità al piano regionale;
q) individua, ai fini della predisposizione dei programmi di previsione e prevenzione dei rischi, le aree, da sottoporre a speciale misura di conservazione, di attesa e ricovero per le popolazioni colpite da eventi calamitosi e le aree di ammassamento dei soccorritori e delle risorse. |
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